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Nessuno conosce il giorno o l’ora… ma l’anno o la stagione?

Nel Suo discorso sul Monte degli Ulivi (Matt. 24:32-36), dove Gesù era con i suoi discepoli, stava loro fornendo le istruzioni finali sulla distruzione del Tempio in Gerusalemme nel 70 D.C. e sulla “abominazione della desolazione” nel Tempio durante il periodo della Tribolazione degl’ultimi tempi. Scopriamo una cosa molto interessante in Luca 21:12, dove Egli dice “prima” che “queste cose” e in Matteo 24:29 Egli dice “dopo” queste cose, indicando due periodi differenti della distruzione di Gerusalemme, una nel passato e una nel futuro (Amos 3:7; Proverbi 25:2; Giov. 5:39).

Una spiegazione del perché le persone possono conoscere il giorno e l’ora è perché, questo detto si applicava a quelli che udirono queste parole in quel tempo specifico, ma non si applica a noi ora. Quelli che ascoltavano le parole di Gesù a quel tempo, non conoscevano il giorno o l’ora, neppure gli Angeli lo conoscevano, soltanto Dio lo conosceva.

Certamente, i discepoli non comprendevano molte delle cose che Gesù diceva: …che Egli avrebbe sofferto sulla croce per i peccati, che sarebbe stato sepolto e che sarebbe risorto … sebbene avesse detto tante volte queste cose e in diverse occasioni. Essi attendevano un Messia Re che si liberasse del dominio Romano e che edificasse un Regno Millenario, che Egli avrebbe detto che non sarebbe stato in quel tempo.

Questo è il verso che tutti sembrano “conoscere” dicendo “nessuno può conoscere” quando qualcuno vuole discutere sull’imminenza del ritorno di Gesù, ma il termine greco usato per “conoscere” è εiδω ed è nel tempo attivo perfetto. Questo significa “nessuno può conoscere”, ma potrebbe anche essere tradotto con “nessuno ha visto” la rivelazione di questo evento fino a quel punto nel tempo. Gesù stava comunicando “gli eventi degl’ultimi tempi” ai discepoli che in realtà non comprendevano l’ordine degl’eventi che dovevano accadere. Gesù doveva ancora essere crocefisso, seppellito, risorto e asceso al Cielo. Gesù spiegava che “nessuno ha visto” il tempo della fine perché non è avvenuto in quel tempo fino a dopo la Sua resurrezione e il Suo ritorno al tempo della Chiesa. Gesù non stava restaurando il Regno come essi lo intendevano e speravano al quel tempo. Egli non rivolgeva il messaggio per noi di non conoscere e vedere quello che Egli stava chiaramente rivelando. Il Suo messaggio è per i discepoli che non comprendevano. Nessun discepolo ha visto quello che Gesù aveva spiegato perché è ancora nel futuro, oltre il tempo della loro vita. Probabilmente Gesù si riferiva al Rapimento della Chiesa, nel discorso sul monte degl’Ulivi. Nel racconto di Luca, Gesù si stava rivolgendo ai Giudei attuali e ai futuri Cristiani sulla distruzione del 70D.C. e si riferiva al periodo della Tribolazione. Nel racconto di Matteo Gesù si rivolge sia ai Cristiani del tempo prima della Tribolazione e del Rapimento che ai futuri Giudei e i Santi della Tribolazione. È probabile che nell’espressione “due saranno in un campo e uno sarà preso” si riferisca al Rapimento del credente, mentre chi è “lasciato” sia il non rigenerato, non “nato di nuovo”.

Proprio come nei tempi di Noè, in pochi credono al ritorno di Gesù per la Sua Sposa (la Chiesa). Molti pensano che la vita continui a scorrere abitualmente come sempre sul pianeta Terra, ma noi possiamo avvertire e vedere il lamento della Terra per la sua redenzione, come le gravi condizioni climatiche che aumentano di intensità, e possiamo vedere aumentare il desiderio dell’uomo peccaminoso di stabilire la sua propria pace e sicurezza, un Nuovo Ordine Mondiale globale, lontano da Dio, e la Chiesa e la sua influenza, calare.

Come detto, i discepoli all’inizio non avevano realmente compreso Gesù. Fu solo dopo che essi furono battezzati con lo Spirito Santo alla Pentecoste, che questi timidi discepoli furono trasformati con una nuova conoscenza che meravigliò gli Scribi e i Farisei e acquisirono autorità e potenza nel proclamare il Vangelo di Cristo (Giov. 16:13).

Lo Spirito Santo vi guiderà in tutta la verità… si può dunque pensare che la data del “matrimonio” è una verità che lo Sposo vorrebbe condividere con la Sua Sposa (Daniele 12:4).

C’è poi la profezia di Daniele che negl’ultimi giorni la conoscenza aumenterà… questo significa sia conoscenza delle cose terrestri, come il DNA e la conoscenza profetica aumenterà in modo che i Cristiani possano comprendere gli ultimi tempi.

La conoscenza è anche aumentata oggi, che comprendiamo il movimento dei pianeti e sviluppiamo i programmi del computer che possono mappare la loro orbita e determinare cose come quando in Apocalisse 12 un segno apparirà nel cielo. La frase “molti lo studieranno (lett. Andranno avanti e indietro)” probabilmente si riferiva alla ricerca su Internet, rendendo la conoscenza accessibile e facilmente ottenibile.

Un incremento della conoscenza profetica per discernere la verità di Dio ci ha portato un crescente senso di gioia del Signore, come quando si è salvati per la prima volta. Questo ci spinge ad affidarci al “Paracleto”, la voce dello Spirito Santo in noi che ci assicura che Gesù sta tornando, tra non molto tempo.

L’usanza del matrimonio Ebraico è una figura del Rapimento della Chiesa, noi siamo la Sposa di Cristo. Questa è una bella analogia dove lo sposo va a preparare un luogo per la sua sposa, come aggiunta alla casa del Padre e non può andare a prendere la Sua Sposa fino all’approvazione del padre per il posto. Quando qualcuno chiede allo sposo quando avverrà il matrimonio, egli potrebbe dire “nessuno conosce il giorno o l’ora eccetto il padre”.

Ma alla fine lo sposo avrebbe saputo il giorno e avrebbe trasmesso alla festa del matrimonio il giorno e i preparativi per il matrimonio e la festa si sarebbe fatta. Certo, la sposa e le serve della sposa vedranno i segni dei preparativi e si sarebbero riuniti insieme in attesa dell’arrivo dello sposo. Poi, improvvisamente al grido in strada da qualcuno presente alla festa del matrimonio e al suono della tromba, lo sposo avrebbe preso la sua sposa nell’aria per condurla al tipico baldacchino ebraico dove celebrare le nozze e scambiare i propri voti e ritirarsi per consumare il loro matrimonio che dura 7 giorni mentre la festa matrimoniale continua (1 Tessalonicesi 4:16).

Usando sempre il paragone ebraico, la festa del Rosh Hashanah corrisponderebbe al tempo del Rapimento della Chiesa, le altre feste sono state adempiute dopo la croce e questo è l’evento successivo di maggiore importanza profetica. Poi si avrà lo Yom Kippur che si adempirà ad Armagheddon, 7 anni dopo il Rapimento. Poi si avrà l’adempimento della festa finale delle Capanne, durante i 1000 anni del Regno di Cristo sulla Terra. Poi si avranno i Nuovi Cieli e la Nuova Terra.

Considerando che un giorno per Dio sono come 1000 anni e considerando che il tempo dell’uomo peccatore sulla Terra sarà come i 7 giorni della creazione, 7000 anni è la linea temporale percorsa dall’uomo. Le Feste del Nuovo Testamento furono adempiute alla morte e alla resurrezione di Gesù. La festa delle settimane fu adempiuta all’arrivo dello Spirito Santo a Pentecoste. Quindi è plausibile che le ultime tre feste saranno adempiute negl’eventi degl’ultimi tempi, nel “Giorno del Signore”.

Non dimentichiamo che Dio, nella Sua essenza Trinitaria (Padre, Figlio e Spirito Santo) di perfetta unità ha una perfetta conoscenza: Gesù venuto in carne, ha rinunciato ai Suoi diritti Divini e quindi non sappiamo quello che in quel momento conosceva o non conosceva, ma è chiaro che adesso Gesù conosce (Giov. 21:22).

Abbiamo delle precise istruzioni (Ebrei 10:25) ed è chiaro che vedremo i segni che il ritorno del Signore è vicino. Riconosceremo anche che verrà il tempo di avvicinarci l’un con l’altro e incoraggiarci a vicenda che la venuta di Gesù per la Sua Sposa è vicino. E il segno che il mondo è pronto per la sua redenzione è messo in evidenza dagl’esempi estremi del clima, inondazioni, fuochi e venti. Il segno che l’amore dell’uomo per Dio si è raffreddato, è evidente tutte le volte che la gente protesta per le strade per i loro desideri immorali affinché siano legalizzati e un Nuovo Ordine Mondiale globale sia stabilito. E poi certamente, c’è il grande segno nel cielo, la posizione delle stelle predetta che ci annuncia il “rapimento” della Chiesa. In base alla Parola di Dio dovremmo stare vicini l’un l’altro discutendo queste cose in Chiesa, anche se non le comprendiamo perfettamente. Eppure, sebbene molti desiderano il ritorno del Signore, non desiderano trascorrere del tempo a studiare questi segni e discutere su essi alla luce dell’adempimento delle Scritture, che avvengono proprio sotto i nostri occhi (1Tess. 5:1,4,6; Apocalisse 3:1-3,14-17; 16:15; Matteo 24:48-50; Matt. 25:11-13).

Ci sono molti versi che ci dicono di vigilare ed essere pronti: come le vergini assonnate che cercarono l’olio (lo Spirito Santo) dopo il “Rapimento”. Ci sono Cristiani che riceveranno maggiore ricompensa per la loro fedeltà a Dio sulla Terra. Come Dio mise un segno nel Cielo per la prima venuta di Cristo (stella cometa) non potrebbe fare lo stesso per la Sua seconda venuta?

Il nostro Dio è un Dio di ordine e ragione. Egli ha fissato un tempo per ogni cosa (Ecclesiaste 3:1) e questo tempo di adempimento verrà molto presto e l’era dei Gentili si concluderà. Il nostro desiderio, come quello di Dio e che nessun uomo perisca, e sarà molto più difficile vedere attraverso l’inganno del mondo, una volta che l’influenza di preservazione dello Spirito Santo nella Chiesa sarà rimossa e soltanto gli increduli rimarranno. Oggi (Geremia 33:3), proprio oggi è il giorno della Salvezza!